Analizzare prodotti in modo non distruttivo è fondamentale per comprendere e risolvere problemi in fase di produzione e utilizzo. Molte fra le tecniche di caratterizzazione dei materiali possono essere utilizzate su prodotti tal quali con dimensione massime del campione che arrivano ai 10-20 cm (o anche più) secondo la tecnica. In questi casi la diffrazione da raggi X e le spettroscopie Raman e IR si possono usare in condizioni micro, sfruttando la risoluzione spaziale e andando a valutare le variazioni e la distribuzione di componenti e fasi sul campione. A queste tecniche si affiancano la fluorescenza XRF, la tomografia e la microscopia elettronica SEM/EDX e ottica per una analisi esaustiva del prodotto e di eventuali fenomeni di corrosione o failure.
